Un cuore così grande non s’era mai visto!
Di questi tempi è frequente sui media imbattersi in affermazioni del genere, che danno il senso di una solidarietà concreta che si manifesta tra le persone nella tremenda emergenza sanitaria che da mesi le tiene in scacco.
Eppure, la maestra Barbara Caron ha preso talmente sul serio la questione da farne un’inedita lezione di scienze ai piccoli alunni delle classi quinte alla Primaria. Stiamo parlando di un esemplare dal peso di circa due chilogrammi di un cuore di un manzo adulto, recuperato direttamente in macelleria e presentato ai bambini in videoconferenza, così da mostrare loro il fulcro attorno a cui ruota l’apparato circolatorio nei mammiferi.
“Sono stata fortunata – afferma – perché grazie alla mamma di un alunno è stato possibile recuperare un esemplare di cuore di un bovino che, a vederlo dal vivo, ha impressionato anche me! La lezione di scienze, in cui di norma mostravo in tutt’altro modo il complesso sistema di atri, ventricoli e arterie che regolano la circolazione del sangue nel corpo umano, ha assunto un tono del tutto inusuale. I bambini sono rimasti impressionati, le loro domande hanno spaziato come mai era successo in precedenza”.
Impossibile, naturalmente, aprirlo e dissezionarlo per dare uno sguardo al reticolo di vasi sanguigni, di cui si possono scorgere solo le aperture sulla superficie. La massa è molto dura, solida, incorniciata da uno strato protettivo di grasso, risulta impenetrabile per le mani della maestra rigorosamente al riparo in appositi guanti di plastica.
“Ho spiegato ai miei studenti – conclude – che in un essere umano adulto il cuore pesa circa 3 etti, in un bambino come loro di dieci anni pesa 160 grammi, e di norma in ogni persona è grande come il proprio pugno chiuso. Le proporzioni con quello dell’animale hanno scatenato la loro curiosità, che si è spinta fin in ambito culinario con l’indicazione da parte di uno di loro, che ho scoperto esserne esperto, delle ricette più gustose per assaggiare le bistecche di bovino”.
Al termine dell’inusuale lezione ogni alunno, con la collaborazione della maestra di tecnologia Ilaria Turati, ha poi preparato il proprio modellino del sistema cardio-circolatorio, con una creatività pari a quella delle insegnanti: chi con dei pezzi di Lego, chi con una spugna, chi con delle semplici cannucce, la grande e piccola circolazione del sangue sono rimaste ben impresse in loro.
Prossimi appuntamenti del pianeta scienza, l’apparato escretore e quello nervoso.
Seveso, 4 maggio 2020