“L’unica gioia al mondo è cominciare. È bello vivere perché vivere è cominciare, sempre ad ogni istante”
L’1 e il 2 ottobre le classi prime hanno trascorso due giorni di convivenza ad Oropa. Il primo giorno, con l’aiuto di guide del posto, i ragazzi hanno osservato il fiume Sesia con la sua flora e la sua fauna e muniti di binocoli hanno potuto individuare le diverse specie di volatili che stanziano in questi luoghi; successivamente, come dei veri pittori, si sono cimentati nella pittura en plein air per cogliere le sottili sfumature che la luce genera sugli alberi.
Il secondo giorno, attraverso l’esperienza sul campo, i ragazzi hanno iniziato a comprendere lo stretto legame che c’è tra l’ambiente e l’uomo; infatti, hanno partecipato a una vera e propria caccia al tesoro, a piccoli gruppetti, per accorgersi che il grande complesso del Santuario di Oropa non è solo un ricordo del passato, ma è un luogo vivo, che nel tempo si è modificato sempre attorno al suo significato, cioè la presenza della Madonna di Oropa. Questo lavoro è terminato con le parole del Rettore di Oropa che ha raccontato la storia del Santuario e a cui sono state poste tutte le domande.
Incontro con don Michele Berchi, rettore del Santuario di Oropa
In questi giorni non sono mancati momenti di canto, di gioco e di ballo proprio per favorire tra i ragazzi una conoscenza reciproca:
“I due giorni di convivenza a Oropa sono stati un’occasione per conoscere meglio i miei compagni” (Sofia)
“Durante i due giorni di convivenza mi è sembrato, per un attimo, di essere parte di una gigantesca famiglia”. (Carlos)